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Crediti
testi di Claudio Magris
regia Paolo Valerio
con Alessio Boni
al violoncello Chiara Trentin
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Una riflessione raffinata, percorsa d’ironia e consapevolezza culturale sul tema del tempo, unisce il monologo “Essere già stati” ai racconti di “Tempo curvo a Krems” di Claudio Magris, interpretati da Alessio Boni diretto da Paolo Valerio. La paradossale, meravigliosa libertà di “essere già stati” - sollevati da doveri e aspettative del “qui e ora” - lo sfumare del tempo nelle consapevolezze della maturità, connotano lo spettacolo inaugurale alla Sala Bartoli, consolidando l’inestimabile rapporto con Claudio Magris, fra i più lucidi e acuti maître-a-penser contemporanei, di cui lo Stabile ha prodotto tutto il teatro.
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PREZZO DEI BIGLIETTI
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Prenotazioni stelle/abbonamento libero 10/09 h. 10.00
Vendita biglietti/school card 12/09 h. 10.00
“Si allontanava ogni giorno di più da quell’individuo, da quell’astratto sé stesso che a volte gli pareva un semplice omonimo, e continuava ogni tanto, nel suo studio, a firmare meccanicamente atti - solo quelli di una certa importanza - che gli mettevano davanti; se lo toglieva di dosso piano piano, come ci si toglie un abito da cerimonia e lo si appende nell’armadio. Era quello, invecchiare? Gli pareva veramente che fosse l’altro a invecchiare, prendendosi sempre più anni e cose sulle spalle, come un attaccapanni sempre più carico, mentre lui, invece, diveniva via via più leggero, più agile» scrive Claudio Magris in uno dei racconti che compongono la raccolta “Tempo curvo a Krems”. Ad essa ora lo Stabile attinge per portare in palcoscenico - completata dal monologo “Essere già stati”, l’unico del grande scrittore non ancora rappresentato a Trieste - una riflessione raffinata, percorsa d’ironia e consapevolezza culturale sul tema del tempo. Ne sarà interprete un attore versatile e sensibile come Alessio Boni. La paradossale, meravigliosa libertà di “essere già stati” - sollevati da doveri e aspettative del “qui e ora” - lo sfumare del tempo nelle consapevolezze della maturità, connotano “Il vetro della clessidra”, spettacolo inaugurale alla Sala Bartoli, che consolida l’inestimabile rapporto con Claudio Magris, fra i più lucidi e acuti maître-a-penser contemporanei, di cui il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è orgoglioso di aver portato in scena uno dopo l’altro - da “Stadelmann” a “Le voci”, da “La Mostra” a “Lei dunque capirà” - tutti gli scritti teatrali.