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Crediti
liberamente tratto da “Mathias Sandorf” di Jules Verne
adattamento teatrale di Elke Burulregia di Luciano Pasini
con Davide Rossi
e con gli allievi della Scuola StarTs Lab (in o.d.a.) Virginia Lanza, Sofia Maiola, Susanna Cerna, Alice Pinelli, Rachele Francioli, Loris Carboni, Giovanni Tomasi, Edoardo Pahor, Luca Mezgez, Giovanni Lesini, Ottavia Castellacci, Lorenzo Verga Falzacappa, Carlo Garibaldi, Daniela Feroleto, Caterina Lanza, Miriam Pangrazicostumista Sara Favero
colonna musicale eseguita da Antonio Kozina
luci di Davide Comuzzi
direttore di scena Alberto Castellacci
attrezzeria Nathan Marinproduzione Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia e Associazione Culturale StarTS Lab
Si ringrazia la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste per i costumi
«Ancora una volta ho scelto un classico prima di tutto perché ritengo importante che i nostri giovani attori si confrontino con i classici e poi credo che faccia piacere anche al loro pubblico, che va dai 5 ai 95 anni» spiega Luciano Pasini, direttore della scuola Associazione StarTs Lab che forma giovani al teatro, in sinergia con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Anima creativa, insegnante e regista di tutti i saggi finali della scuola che poi lo stabile programma come veri e propri spettacoli, per la stagione 2022-2023 Luciano Pasini ha guardato all’opera di un autore importante.
PREZZO DEI BIGLIETTI
Posto unico Interi € 19 | Ridotti € 16
Last minute € 15
Vendita biglietti 6/19 h. 10.00
«Un grande autore di fama mondiale, Jules Verne - sottolinea - che nasce a Nantes e grazie al suo genio viaggia tutto il pianeta, fuori e dentro, decide di ambientare gran parte del suo romanzo “Mathias Sandorf” a Trieste, città che aveva grande rilevanza nell’impero austroungarico, poi dimenticata, svilita, contesa». Ecco allora uno sfondo intrigante per la vicenda narrata dal fantasioso scrittore, che sarà interpretata fra recitazione, canto, movimento scenico dagli appassionati allievi attori.
«Verne riserva gran cura topografica, geografica e culturale a Trieste e alla “regione illirica”» conclude Luciano Pasini. «Ho pensato che le vicende del conte Sandof che Verne dedica a Dumas e al suo “Conte di Monte Cristo” potessero rimarcare la bellezza e il fascino di questa nostra città che ultimamente è nota spesso per spiacevoli fatti di cronaca».