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  • Crediti

    di e con Fausto Biloslavo e Gian Micalessin

    a cura di Monica Codena e Paolo Valerio

    con Francesco Migliaccio e Adriano Giraldi

    immagini a cura di Massimo Cetin

    produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Le orbite rossastre di un bimbo soldato che ha già visto troppo, lo sguardo terrorizzato di un prigioniero, l’ultimo rigagnolo di vita nelle pupille di un ferito, la paura dipinta sul volto dei civili in fuga dalle bombe sono gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Ma gli occhi della guerra sono anche quelli di giornalisti, fotografi, cineoperatori fatalmente attratti da conflitti esotici, dimenticati o alle porte di casa. «Talvolta - ammettono i due protagonisti di questa serata - non sappiamo starne lontani, perché reportage e guerre non sono solo un mestiere, ma la nostra vita e la nostra dannata, maledetta passione».

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PREZZO DEI BIGLIETTI

Premium Seat Interi € 34,00 | Ridotti € 29,00 | 3★
Poltronissima Interi € 33,00 | Ridotti € 28,00 2★
Platea GOLD Interi € 28,00 | Ridotti € 23,00 2★
Platea SILVER Interi € 25,00 | Ridotti € 21,00 2★
Platea SMART Interi € 22,00 | Ridotti € 18,00 1★
Palchi Platea Interi € 110,00 | Ridotti € 92,00 8★
Galleria PREMIUM Interi € 21,00 | Ridotti € 17,00 1★
Galleria Interi € 18,00 | Ridotti € 15,00 1★
Galleria SMART Interi € 15,00 | Ridotti € 13,00 1★
Economy 1 (visibilità ridotta) Interi € 11,00 | Ridotti € 9,00 1★
Economy 2 (visibilità ridottissima) Interi € 9,00 | Ridotti € 7,00 1★

 

Prenotazioni stelle/abbonamento libero 04/03 h. 10.00

Vendita biglietti/school card 06/03 h. 10.00

Venerdì 2 Maggio
20:30
Sabato 3 Maggio
20:30

Gian Micalessin e Fausto Biloslavo da giornalisti hanno raccontato in reportage, sulla carta stampata, o alla televisione per quarant’anni i conflitti peggiori come testimoni del lato oscuro dell’umanità, hanno anche affrontato da autori questi temi. Grazie al supporto di foto, video e audio porteranno ora i loro “occhi della guerra” sul palcoscenico del Politeama Rossetti. I due giornalisti trascineranno il pubblico nel cuore dei conflitti dove tutto è estremo, sia il male che il bene. E senza paraocchi, alle platee teatrali, parleranno del perché dei conflitti facendo toccare con mano il dolore, la paura, le emozioni della prima linea, ma anche la gioia di uscire dal tunnel delle guerre e la consapevolezza di essere terribilmente fortunati a vivere in pace.

Congratulazioni

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