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Crediti
drammatizzazione a cura di Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo
con Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Riccardo Maranzana
e con Giovanni Lesini, Elisa Mariuz, Tommaso Piccolo, Valeria Piraino, Federica Rufoloproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
in collaborazione con l’Università degli studi di Trieste/Dipartimento studi Umanistici, Comune di Trieste, Museo LETS - Letteratura Trieste e Associazione Culturale StarTS Lab
Anche quest'anno il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia partecipa all'edizione di BLOOMSDAY con lo spettacolo EUMEO - Ovvero: MISTERI, MARINAI, TATUAGGI E TAZZE DI CAFFÈ.
Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo firmano ancora una volta l'adattamento dell’episodio più misterioso dell’Ulisse, popolato da tipe e tipi strambi e caratterizzato da una misteriosissima e comica voce narrante, stranamente onnisciente e parimenti incerta nel dire le cose.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
È l’una di notte, Leopold Bloom “disgustosamente sobrio” e Stephen Dedalus, ancora ottenebrato dall’alcol ma in via di recupero, riemersi dal bordello di Bella Cohen e diversamente esausti, si avviano a piedi lungo Beaver Street alla ricerca di un luogo in cui bere qualcosa e recuperare le energie.
Dopo aver incrociato sulla via personaggi persi e un po’ sinistri, i due eroi giungono al Ritrovo del Vetturino, luogo frequentato da una “miscellanea raccolta di derelitti e randagi e altri esemplari non meglio identificati della specie homo”. Qui trovano il gestore, il misterioso James Fitzharris meglio noto come Skin-the-goat (si sussurra sia stato un famoso nazionalista irlandese), e soprattutto D. B. Murphy, un vecchio marinaio appena tornato in Irlanda che comincia a tenere banco e raccontare avventure inverosimili, che i due ascoltano sempre più perplessi, prima di riprendere il cammino verso casa di Bloom e perdersi di nuovo in chiacchiere le più varie.