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Crediti
di Jean Giraudoux
adattamento di Letizia Russo
regia di Franco Però
con Manuela Mandracchia, Giovanni Crippa
e con Filippo Borghi, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Mauro Malinverno, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Zoe Pernici, Miriam Podgornik
scene di Domenico Franchi
costumi di Andrea Viotti
musiche di Antonio Di Pofi
luci di Pasquale Mari
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale
Repliche: 6
A Parigi vive una donna un po’ stravagante, un po’ fuori dal mondo, ma amata da tutte le persone umili del suo quartiere: quando intuisce che un gruppo di cinici industriali e finanzieri hanno scoperto immensi giacimenti di petrolio nel sottosuolo, e intendono distruggere la città per riuscire a sfruttarli, non può esimersi dall’intervenire.
Convoca allora altre amiche – come lei al limite fra normalità e follia – e assieme ad un gruppo di personaggi poetici, borderline, ma ricchi di passione e verità, decide di sequestrare e giustiziare quegli uomini aridi e avventurieri. «Jean Giraudoux – commenta Franco Però nelle sue note di regia – nel 1943, durante l’occupazione tedesca, scrive, quasi a premonizione dei tempi a venire, questa folle, ecologica, politica, poetica ed ingenua commedia fantastica, “La folle de Chaillot” (...) Un lavoro in cui c’è tanta consapevolezza della direzione che avrebbero preso le nostre società».
Il regista riflette su come oggi, soprattutto per i giovani, l’impegno politico e civile si sia allontanto dai modelli tradizionali per legarsi invece proprio ai temi e alle idealità evocati dallo spettacolo: le fragilità del pianeta, le speculazioni che minano il futuro. Questioni che esigono una risposta immediata.
Manuela Mandracchia, splendida e pluripremiata protagonista, e Giovanni Crippa – che avremo modo di applaudire ancora dopo il successo de “L’infinito tra parentesi” – saranno attorniati da una compagnia d’attori numerosa e di elevata professionalità.